Ciao a tutti, mi chiamo Alberto Bedin, un ingegnere con una grande passione per l'innovazione e la tecnologia.
Ho avuto il privilegio di essere parte del lancio dell'IBM i Power (AS400) nel 1988, quando lavoravo come sistemista presso IBM. Da allora, ho dedicato la mia carriera a svelare le meraviglie nascoste dietro l'interfaccia nero-verde di questo sistema.
È facile lasciarsi ingannare dal suo aspetto un po' retrò, ma non lasciatevi imbrogliare: l'IBM i Power è un sistema all'avanguardia.
La sua resilienza si riflette nell'incapacità di molti altri sistemi di sostituirlo, nonostante gli sforzi incessanti.
Nel corso degli anni, ho scritto numerosi articoli sull'argomento, arricchendo la mia esperienza trentennale su IBMi.
Ma comprendere appieno la complessità e la potenza dell'IBM i Power richiede tempo e pazienza. Perciò, in questo articolo, mi concentrerò su un singolo argomento molto semplice e comprensibile soprattutto a chi non lo conosce:
la Library List.
La Library List può sembrare un concetto tecnico, ma vi prometto che lo spiegherò in un modo che tutti possano comprendere. Quindi, cari esperti IBMi, perdonatemi se non userò sempre il gergo tecnico più rigoroso.
In sostanza, la Library List è una lista di librerie associata a un utente o a un servizio.
Si potrebbe paragonarla alle cartelle di Windows, con la differenza che non possono avere sottocartelle.
Queste librerie possono contenere di tutto, da programmi a database.
Ma cosa rende la Library List così speciale da essere la prima donna di un'articolo?
"Immaginate un attimo che la vostra azienda si sia evoluta in un conglomerato di diverse aziende o persino in una multinazionale.
Con la maggior parte dei sistemi, sareste di fronte a due opzioni altrettanto costose.
Potreste scegliere di duplicare il vostro gestionale su una macchina virtuale per ogni nuova azienda.
Alternativamente, potreste decidere di sostituire il vostro attuale gestionale con uno che supporta la gestione multi-aziendale.
In entrambi i casi, dovrete affrontare una serie di costi aggiuntivi.
La creazione di una macchina virtuale per ogni azienda comporta l'acquisto di licenze software aggiuntive e l'investimento in infrastrutture più robuste per supportare l'aumento della capacità di elaborazione. Questo, a sua volta, comporta un incremento dei costi di gestione e manutenzione del software, poiché ogni copia del gestionale richiede aggiornamenti e correzioni di bug individuali.
D'altro canto, il passaggio a un gestionale multi-aziendale non è meno oneroso.
Oltre ai costi diretti dell'acquisto del nuovo software, ci sono anche costi indiretti legati alla formazione del personale per l'uso del nuovo sistema. A questi si aggiungono i costi di migrazione dei dati dal vecchio al nuovo sistema, un processo che può richiedere mesi e comportare interruzioni di servizio.
In entrambi i scenari, avrete più o meno duplicato i vostri costi solo per gestire una nuova azienda. E ogni azienda aggiuntiva amplificherà questi costi in modo quasi esponenziale.
Ecco dove l'IBM i Power mostra la sua vera forza.
Grazie alla Library List, basta duplicare la libreria contenente il database di una azienda per creare un nuovo sistema informativo per un'altra azienda, tutto sullo stesso sistema e immediatamente disponibile.
Non avrete bisogno di investire in infrastrutture aggiuntive, licenze software extra o formazione del personale.
Inoltre, tutte le aziende possono beneficiare degli aggiornamenti e delle correzioni di bug effettuate sul software, riducendo i costi di manutenzione.
In pratica, il vostro gestionale diventa multi-aziendale con uno sforzo minimo, permettendovi di evitare l'onere finanziario di gestire più aziende su sistemi separati.
Questo è il vero potere dell'IBM i Power: un sistema efficiente, economico e incredibilmente potente."